DOMENICA 18 MARZO DALLE H 16:00
PRESSO CIRCOLO ARCI “LA BRICCONA” LOCALITÀ’ SARANZENO 1 CASTAGNOLE MONFERRATO
PRIMO INCONTRO SEMINARIALE DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE LIBERTARIO “FELIX”:
ANARCHISMO E CIBERNETICA
Ne parleremo con Luca Fabbris, laureando in filosofia presso l’Università degli studi di Torino. Ingresso libero, richiesta tessera ARCI.
Qui di seguito abstract dell’intervento:
Nel 1963, la rivista Anarchy, diretta da Colin Ward, ospitò un saggio del cibernetico Grey Walter, autorità in ambito neurofisiologico per i suoi studi sull’elettroencefalogramma degli anni ‘30 e ‘40, e pioniere della robotica grazie alla sua celebre tartaruga meccanica composta da un motore e da una cellula fotoelettrica che la rendeva capace di muoversi in uno spazio evitando gli ostacoli.
Nel saggio, dal titolo “Lo sviluppo e l’importanza della cibernetica”, si legge: “comparando il sociale con l’organizzazione cerebrale, un’importante proprietà del cervello dovrebbe essere tenuta in mente: noi non troviamo un capo nel cervello, nessun ganglio oligarca o Grande Fratello ghiandolare”, piuttosto “il nostro cervello sembrerebbe mostrare la capacità e i limiti di una comunità anarco-sindacalista”.
Lo stesso anno, sulla stessa rivista, comparve l’articolo dello scienziato informatico John McEwan, dal titolo “L’anarchismo e la cibernetica dei sistemi auto-organizzati”. Il termine auto-organizzazione (self-organization), entrò, quasi abusivamente, in un’antologia in lingua inglese degli scritti di Bakunin curata da Sam Dolgoff: laddove, nell’edizione originale, Bakunin parla di organizzazione, Dolgoff introduce il prefisso auto- (self-), come per
voler aggiornare l’opera di Bakunin alla luce delle contemporanee scienze dei sistemi auto-organizzati.
Lo stesso Dolgoff scrisse, nel 1970, il saggio “La rilevanza dell’anarchismo per la società moderna”, nientemeno che un manifesto anarco-cibernetico.
Nel 1969 avvenne uno scambio epistolare tra l’anarchico Paul Goodman e Gregory Bateson (figura decisiva grazie alla quale la cibernetica uscì da un ristretto ambito tecnico per entrare nelle scienze umane e nella controcultura); il tema: la decentralizzazione del controllo nei sistemi complessi.
Questi sono solo alcuni momenti che segnarono l’incontro tra cibernetica (la scienza del controllo e della comunicazione nell’animale e nella macchina) e anarchismo.
Ma cosa della cibernetica sedusse questi anarchici? In che maniera la cibernetica poteva contribuire alla costruzione di una società anarchica? Auto-organizzazione, decentralizzazione del controllo, orizzontalità delle relazioni, sembrano i concetti chiave per far luce su questa vicenda.