CHE NON CI SONO POTERI BUONI – 12 GENNAIO @DIAVOLO ROSSO ASTI

Sabato 12 Gennaio, presso il Diavolo Rosso, CDL Felix Presenta… “Che non ci sono poteri buoni”

Fabrizio De André si è dichiarato anarchico fin dalle sue prime letture giovanili, alle quali si accostò dopo l’ascolto dei dischi di Georges Brassens che suo padre aveva portato da Parigi.

Non è un caso che il libro esca come numero speciale della rivista “A”, la sua preferita, che a volte nei concerti si metteva in tasca, con il logo di copertina ben visibile. Il volume si occupa esclusivamente del suo pensiero e lo fa in modo plurale. Sono stati ripresi il meglio degli articoli, saggi e interviste apparse su “A” che affrontano le mille questioni di cui si è occupato: carcere, ipocrisia piccolo-borghese, droga, popoli nativi, omo/trans-sessualità, zingari, maggioranze e minoranze, prostitute, guerra, ecc.

Apre il libro uno scritto di Dori sul proprio rapporto con l’anarchia. Sono riprodotti i testi del dossier “Signora libertà, signorina anarchia”; venti interviste realizzate da Renzo Sabatini con amici, collaboratori, “esperti” di tematiche approfondite da Fabrizio; notizie sui suoi concerti a favore degli anarchici (compresi quelli a Rimini 1975 e a Bologna 1976, di cui si sapeva poco o niente); altri scritti, testimonianze, poster, foto e disegni in parte inediti. Vi è poi la riproduzione di 25 pagine del volume L’anarchia, che Dori ci ha regalato, appartenuto proprio a Fabrizio. Ogni pagina ha sottolineature e annotazioni scritte di suo pugno, che testimoniano la meticolosità della sua lettura e anche la profondità delle sue riflessioni, con un occhio alla storia e uno all’attualità. Uno strumento prezioso e inedito per meglio comprendere come lavorava.

Ancora una volta, il pensiero di Fabrizio si conferma uno scrigno, una cassetta degli attrezzi per coloro che – anarchici/che o no – vogliano riflettere, sognare ma anche cercare di realizzare un mondo migliore, per quanto possibile di persone libere e uguali.